Claudio Simonetti è nato a San Paolo del Brasile il 19/2/1952, sotto il segno dell'acquario. Si
può considerare a tutti gli effetti "romano". Figlio d'arte, ha cominciato a studiare pianoforte a
otto anni e a quattordici entra al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. All'inizio, nei piccoli
gruppi rock giovanili in cui suona, s'ispira ai "Deep Purple e agli "Yes". Ha militato nelle formazioni
quali "Il ritratto di Dorian Gray", "Oliver" (la Cinevox cambiò inspiegabilmente il nome del gruppo
all'ultimo momento in "Cherry Five"), ma Claudio Simonetti ha legato in maniera indissolubile il suo nome
ai film diretti da Dario Argento come Profondo rosso, Suspiria, Tenebre, Demoni. Insieme ai Goblin è stato
uno degli autori italiani di colonne sonore che ha anche venduto di più. Prima di riprendere il filone "argentiano"
come solista, il "nostro" si è divertito a comporre e a suonare sul finire dei '70, musica disco per gli Easy Going, Vivien Vee, ecc.
Pseudonimo adottato: Claude King.
INTERVISTA A CLAUDIO SIMONETTI A CURA DI DEMETRIO CUTRUPI (frammento)
D.C.: Parliamo di Profondo rosso: come è nato il mitico tema?
C.S.: Il celebre arpeggio è nato in cantina alle due di notte, da un'idea di Pignatelli, suonato solamente con una chitarra acustica e con il piano elettrico, poi in studio lo abbiamo realizzato con il minimoog, il clavicembalo e la chitarra acustica. Fabio ha anche creato il mitico giro di basso, corretto da Morante da 4/4 a 7/4.
la melodia del minimoog è di Walter Martino, inciso in 3/4 e tutta la sequenza dell'organo è mia.
D.C.: Parliamo di Roller, senza dubbio l'album più progressive dei Goblin. Come vi è venuto in mente di realizzare la title track (il pezzo che ha cambiato la mia vita) sulla scia di Profondo rosso?
C.S.: Non vi è stata alcuna ragione particolare, semplicemente abbiamo seguito il nostro istinto, succede un pò a tutti gli artisti.
D.C.: Meno male che vi è successo! Roller ancora oggi ha un grosso impatto epidermico quando lo ascolto. Durante il live a Torino al Teatro Nuovo, nel '75, suonaste COLD SUMMER, un brano, tra l'altro bellissimo, che doveva essere incluso nell'album Roller. Come mai fu escluso?
C.S.: Mi dispiace ma non posso rispondere a questa domanda, perché di Cold Summer non ricordo molto e poi sono trascorsi ormai quasi trent'anni... la vecchiaia comincia a farsi sentire ^_^
D.C.: E de "IL FANTASTICO VIAGGIO DEL BAGAROZZO MARK" cosa puoi dirci?
C.S.: E' stato il nostro ultimo album, bellissimo, e il primo cantato. Morante allora era al suo esordio sia come scrittore di testi che come cantante, il cui valore lo ha dimostraato ulteriormente nei successivi albums solisti.
D.C.: Parliamo di Zombi: cosa ricordi di quell'esperienza?
C.S.: E' stato il primo film non girato da Argento di cui abbiamo realizzato la colonna sonora. E' un'esperienza che non ricordo volentieri, perché le musiche non ebbero il grande successo del film e poi, siccome in America non esiste la SIAE, non avevamo alcun diritto su quegli incassi. Inoltre, proprio in quel periodo morirono,
a distanza di tre mesi l'uno dall'altro, il padre di Massimo Morante, mio padre e il padre di Bixio (il nostro produttore) Cesare Andrea Bixio, grande compositore di brani quali MAMMA, PARLAMI D'AMORE MARIU', eccetera.
D.C.: Le sonorità della track DEMON sono impressionanti: quali strumenti hai utilizzato all'epoca per comporre questo capolavoro?
C.S.: Gli effetti "demoniaci" sono stati prodotti da un EMULATOR II, una tastiera digitale a campionamenti che, all'epoca dell'uscita del film nelle sale cinematografiche, costava circa 20 milioni di cucuzze (moneta dell'epoca) ^_^!!!
D.C.: Sappiamo tutti che suoni con i Daemonia: come è nata l'idea di fondare questo gruppo?
C.S.: Nonostante i miei cinquant'anni suonati (in tutti i sensi ^_^) ho ancora molta voglia di suonare dal vivo. Per questo motivo mi sono circondato di musicisti giovani, che hanno molto entusiasmo, quello che i miei "compagni" Goblin hanno perso strada facendo e che non ha mai reso possibile una nostra vera e propria "reunion".
D.C.: Già con "SIMONETTI HORROR PROJECT" hai rivisitato vecchi successi dei Goblin: da dove nasce l'esigenza di questa continua rielaborazione anche con i Daemonia?
C.S.: Dopo aver fatto molti concerti da solista, con varie formazioni, che mi hanno accompagnato in vari anni, ho finalmente trovato i musicisti giusti per creare un progetto nuovo. Sentivo l'esigenza personale di riprendere a suonare come si faceva negli anni settanta con le prove in cantina, viaggiare tutti insieme nel pulmino, ecc....
Con loro ho ritrovato il gusto di riprendere a fare concerti suonando i miei vecchi brani con molta più grinta ed energia! Quando abbiamo riarrangiato le colonne sonore di Argento per i concerti mi sono chiesto, "perché non riproporle discograficamente in questa nuova veste (anche se in verità lo avevo già fatto altre volte) ma mai con quest'impatto sonoro e, soprattutto, con la grande orchestra sinfonica, e così
nascono i DAEMONIA, gruppo di "accompagnatori" di Simonetti!
L'intervista completa è disponibile su "FantaZona 1" ordinabile presso: www.clubghost.it/fantazona
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