Registrata tra luglio e agosto del 1974 e pubblicata nel 1975 dalla OHR KOSMISCHE MUSIK, è l’opera più pretenziosa, più ambiziosa, più avveniristica, più interessante allestita dagli Ash Ra Tempel, che in pratica è un album solista realizzato dall’allora ventiduenne, chitarrista, Manuel Goettsching sotto l’ombrello del marchio del gruppo.
In questo disco il “nostro” ha mano libera a stendere i suoi lenzuoli di suoni surreali con l’ausilio della sola chitarra, che sembra una “guitar synthesizer”, che a quel tempo non credo esistesse (non sono stati, infatti, utilizzati synth o altri strumenti elettronici per la realizzazione di questo disco).
Il cd, corredato da uno scarnissimo booklet, è imperniato su ciò che il chitarrista sa fare meglio: soavi ninnananne e chilometriche fughe spaziali.
Pluralis e Echo Waves strizzano l’occhiolino ai minimalisti ma in maniera istintiva, primitiva e anche un po’ kitsch, mentre da Quasarsphere, si ricavano atmosfere “ambient”.
Un disco caratterizzato da sovraincisioni, con effetti e filtri speciali, che svelano una nuova ortografia chitarristica nel rock sperimentale e di ricerca.
Un prodotto di rottura e atipico per l’epoca, che ha lo scopo di comunicare che la musica deve cambiare, abbattere i muri ed esplorare nuovi orizzonti musicali.
I brani, in particolar modo Pluralis, a volte possono risultare tediosi anche agli appassionati del genere.
Creando una galassia di suoni innovativi, quest’album (immancabile in una discografia di base) dimostra come una chitarra possa trasformarsi in un’orchestra interstellare.
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