FORMAZIONE: Maurizio Guarini (Piano Fender Rhodes, Honer Pianet, Moog, Clarino, Piano), Agostino Marangolo
(Batteria & Percussioni), Massimo Morante (Chittarra Elettrica, Chitarra Acustica), Fabio Pignatelli
(Basso Elettrico, Ripper), Claudio Simonetti (Honer Clavinet, Logan e Elka "Tastiera Violini", Organo, Piano, Minimoog)
Roller si può considerare, con certezza, il disco più progressive dei Goblin, uscito nell'estate del 1976.
I brani contenuti nell'album, come del resto quelli di Il fantastico viaggio del bagarozzo Mark non erano
stati originariamente composti come musica da film. Sono stati utilizzati nel film di Romero Martin (Wampyr)
del 1977 (in alcune immagini "feedback", in bianco e nero, è stato utilizzato anche l'effetto "battito del
cuore" presente in Profondo Rosso). Il brano che apre l'album (omonimo) è sulla falsariga di Profondo Rosso,
il quale era sì emozionante, affascinante, si distaccava dagli schemi ai quali era ancorata tutta quella musica
da consumo che imperversava nei '70, ma quando ascoltai Roller fu un colpo di fulmine. Con questo brano mi innamorai
di questo fantastico gruppo, un amore destinato a durare per l'eternità. Non sono d'accordo con Simonetti, che sosteneva,
ai quei tempi, che il gruppo forse era un po’ scaduto nell'imitazione del brano che li rese celebri. L'inizio è caratterizzato
dai sintetizzatori profetici di Claudio, poi irrompono la chitarra di Morante e il basso di Pignatelli, supportati egregiamente
dal drumming di "Ago" Marangolo. Tutto il brano da qui in poi segue le orme di Profondo Rosso. Suoni morbidi in Aquaman e in
Il risveglio del serpente, un saggio di ortografia pianistica di Simonetti (gli applausi, al termine del brano sono veri o sono
un trucco da sala d'incisione?). Goblin, è il brano progressive per eccellenza di tutta la produzione del gruppo con atmosfere
romantiche ed aggressive ad un tempo. C'è spazio anche per la batteria (metronometrica) del grande "Ago". Dr. Frankenstein, che
chiude l'album, a mio avviso è caratterizzato da due parti: nella prima, regna un'atmosfera surreale (con il basso di Fabio che
si conferma perno insostituibile nelle musiche gobliniane), che sembra evocare le immagini del folle dottore che, nel sinistro
mulino a vento adibito a laboratorio, prova a "dare vita" al terrificante mostro; nella seconda, il martellante basso di Pignatelli,
l'incisivo drumming di Marangolo e le tastiere, a tratti emersoniane di Simonetti, cambiano l'atmosfera; sembra quasi che il mostro,
una volta vista la luce, si sia liberato dalle catene che lo attanagliano per seminare il panico tra gli abitanti del villaggio
(naturalmente sono mie personalissime riflessioni, non credo che i Goblin abbiano immaginato questo durante la composizione del pezzo).
Un disco che non può assolutamente mancare nella discografia dei fans dei Goblin, interessante per le sonorità a volte strizzanti
l'occhiolino al rock progressive italiano, a volte al rock britannico. Aquaman (ma è Roller!!!!) e Dr. Frankenstein sono stati inseriti
nella prima edizione del cd Suspiria. Finalmente di recente Roller è stato rimasterizzato dalla Cinevox, facilmente reperibile per tutti
i sostenitori dei mitici Goblin!!!!
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